Una novità in Italia, realtà in altri Paesi
Dopo i paesi del Nord Europa e l’America, finalmente anche in Italia si può parlare di Condivisione dell’Energia Rinnovabile prodotta dai pannelli solari di privati e aziende. Una vera rivoluzione per gli impianti fotovoltaici che darà una visione tutta nuova della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Fino ad oggi non si poteva avere un impianto condiviso con più persone. Il via libera arriva con l’approvazione del del decreto Milleproroghe. Finalmente, quindi, condomini, negozi e aree industriali che potranno condividere l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici in zona.
A svolgere questo innovativo ruolo di gestione dell’Energy Sharing saranno le Comunità Energetiche, nuove figure che si costituiranno privatamente sul territorio per dar vita ai progetti di condivisione energetica.
Quali sono gli obiettivi delle Comunità Energetiche?
Gli obiettivi delle Comunità Energetiche sono di condividere tra più soggetti l’energia degli impianti della Comunità o dei soggetti partecipanti, utilizzando la rete di distribuzione pubblica esistente. Gli impianti singoli non possono superare i 100 kWp, in aggregato 200 kWp sulla stessa linea.
Chi può costruire una Comunità Energetica?
Le comunità energetiche sono aperte a tutti, l’importante è essere vicini e attaccati alla stessa cabina dell’energia elettrica. Le comunità saranno regolate da un contratto tra privati e il cliente potrà recedere in qualsiasi momento, inoltre ogni cliente potrà mantenere il suo vecchio fornitore di energia.
Condomini, famiglie e imprese potranno finalmente autoprodurre e autoconsumare collettivamente energia. La rivoluzione e l’impatto energetico è enorme in quanto si potrebbe determinare un grande sviluppo sostenibile tra il settore privato e pubblico. Nelle comunità energetiche infatti possono partecipare anche le Autorità locali.
Quali sono i vantaggi?
I vantaggi di creare una comunità energetica sono:
- Incrementare l’autoconsumo di energia prodotta da un singolo impianto fotovoltaico;
- Generale maggiore utilizzo delle fonti di energia rinnovabile;
- Sviluppo imprese locali e occupazione di qualità;
- Minori costo di distribuzione energia.
Quanto costa una comunità energetica?
Non esiste una risposta standard, ma possiamo segnalare gli elementi che concorrono a fissare il prezzo di un impianto fotovoltaico. Le comunità energetiche potranno essere finanziate dai soci, soggetti interni, o anche da finanziatori esterni. Gli impianti non potranno accedere agli incentivi previsti dal decreto FER1, ma avranno un nuovo incentivo il cui funzionamento sarà individuato dal Ministero dello Sviluppo e il cui valore verrà definito da Arera.
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Ora che le comunità energetiche e la condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili sta per diventare realtà, hai un motivo in più per pensare di investire nell’installazione di un impianto fotovoltaico, magari dotato di batterie di accumulo.
Ricorda che i costi dei pannelli solari sono in calo e con l’ecobonus l’impianto si ripaga da solo in pochissimi anni, garantendoti risparmi sulle bollette per decenni.
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